lunedì 16 settembre 2013

Training wod crossfit hero Gli integratori alimentari e la fisiologia del corpo

Gli integratori alimentari e la fisiologia del corpo

Giorno 232 settimana 37



Senza freni continuiamo la nostra carrellata di articoli sul mondo degli integratori, alla ricerca di verità e falsi miti. Tappa odierna, o meglio seconda sosta, che ci porta ad analizzare gli integratori sotto il punto di vista fisiologico per il nostro corpo. Diciamo subito che gli integratori funzionano a patto di averne assoluta necessità e a patto che questi rispettino quanto dettato dalla legge.

Come impone il ministero della sanità gli integratori alimentari sono definiti dalla normativa che li disciplina (Direttiva 2002/46/CE, attuata con il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169) come: “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”.

Gli integratori alimentari sono solitamente presentati in capsule, compresse, bustine, flaconcini e simili, e possono contribuire al benessere dell’organismo ottimizzando lo stato nutrizionale oppure contribuendo al benessere con l’apporto di nutrienti o sostanze di altro tipo. L’immissione in commercio è subordinata alla procedura di notifica dell’etichetta al Ministero della Salute. Una volta superata tale procedura, i prodotti sono inclusi in un apposito elenco con uno specifico codice, i cui estremi possono essere riportati nella stessa etichetta. A livello nazionale, le linee guida ministeriali sugli integratori alimentari contemplano una serie di disposizioni per quanto riguarda gli apporti di vitamine, minerali, aminoacidi, acidi grassi, fibra alimentare, probiotici. E’ tuttora in corso a livello comunitario la definizione dei livelli di apporto ammessi per le vitamine e i minerali, mentre non vi sono ancora riferimenti armonizzati per quanto concerne l’impiego degli altri nutrienti e delle sostanze di altro tipo.

Gli estratti vegetali impiegabili negli integratori, per alcuni dei quali sono previste specifiche avvertenze da riportare in etichetta, sono pubblicati sul sito web del Ministero insieme all’elenco di piante ritenute non ammissibili per il particolare profilo di attività.

E’ importante sottolineare che una sostanza, per poter essere usata in un integratore alimentare, deve aver fatto registrare in ambito UE un pregresso consumo significativo come prova di sicurezza. Se non ricorre tale condizione, la sostanza si configura come un nuovo ingrediente (“novel food”) o un nuovo prodotto alimentare ai sensi del regolamento (CE) 258/97 e, pertanto, un eventuale impiego anche nel solo settore degli integratori richiede una preventiva autorizzazione a livello comunitario. 
Inoltre, se il pregresso consumo è avvenuto con i soli integratori, l’aggiunta della sostanza agli alimenti porta comunque ad applicare a questi ultimi il regolamento (CE) 258/97 per la nuova situazione di consumo che si determina, da rivalutare in relazione all’aumento delle fonti disponibili della sostanza in questione e dei livelli di esposizione da parte dei consumatori. (Fonte: Ministero della sanità)


Facciamo un esempio. 

Appresa la regolamentazione legislativa veniamo al succo dell'articolo, o meglio all'integrazione del pezzo iniziale di ieri. In linea di massima quando parliamo di integratori ci riferiamo sostanzialmente a minerali e vitamine da assumere parallelamente al nostro fabbisogno quotidiano nel solo nel caso di carenza di un qualche elemento. Ma facciamo un esempio per chiarirci. Ad una futura mamma viene diagnosticata una carenza di ferro, cosa si fa? Le alternative sono due, o la futura mamma si ingozza fino a raggiungere attraverso conti complicati il giusto apporto di ferro necessario a lei e al feto, o integrata il dislivello con una semplice pasticca a base di ferro. Naturalmente il tutto, mamme o non, sempre coadiuvati da un medico nutrizionista, come siamo soliti ripetere il fai da te è spesso più dannoso che prolifico e vediamo il perché.

No fai da te.

Se dalla prima parte di quanto appena detto si evince come l'integrazione non abbia portato a nulla di dannoso anzi, con l'integratore prescritto, il fisico in breve tempo riacquisterà il giusto equilibrio e reagirà con maggiore prontezza ai ritmi frenetici, altro paio di maniche è, invece, parlare di coloro che che s'improvvisano esperti medici o fanno parte dell'ho sentito dire...
Diciamo subito che assumere vitamine e sali minerali in totale autonomia o laddove non c'è una reale necessità porta solo ad un lavoro extra per il fegato e, udite udite, aumentare di peso! Come è facile immaginare assumere più vitamine del dovuto significa metter su ciccia. (Si sa il troppo storpia o meglio ingrassa!) Se, infatti, una parte di vitamine e sali in eccesso sono smaltite attraverso feci e urine una parte del cervello risponde accumulandone comunque una quantità in previsione di un "evento". Il nostro cervello non è invece a conoscenza che il massimo dell'azione spesso porta nella frase la parola divano. Quindi prima di sciocchezze varie ascoltate il vostro medico e non abusate di pasticche che aiutano a recuperare le energie in tutte le lettere dell'alfabeto!

Dalla parte del consumatore.
Spezziamo poi una lancia a favore del consumatore e meno delle ditte farmaceutiche: diffidate in parte dalla voce: approvato da studi scientifici. Certo ogni prodotto in commercio deve aver superato un test di efficacia, ma la domanda è: tale prodotto è veramente efficace sul mio corpo? Domanda molto difficile da esaurire dal momento che nessun soggetto è uguale ad un altro sulla terra, metabolismo incluso. Se quindi non c'è da meravigliarsi che alcuni farmaci sono ben recepiti da alcuni corpi mentre, gli stessi, su altri corpi fanno cilecca non è difficile tirare le ovvie conclusioni parlando di integratori.

E se faccio sport?

Veniamo agli sportivi. Categoria a parte considerando lo sforzo supplementare che il fisico è chiamato a compiere durante una sessione da allenamento. E qui, come sopra, cadiamo dalle nuvole. Medesimi integratori non sono utili allo stesso modo in tutti gli sport. Se nel nostro allenamento sudiamo come non mai certamente sali minerali e zuccheri sono i nostri migliori alleati, mentre se lo sforzo è prolungato ben vengano le maltodestrine, ma se facciamo 10 minuti di pesi leggeri e due ore di chiacchiere è inutile dissetarsi con bibite colorate ogni 5 minuti, tornerete a casa con più calorie di quante avevate solo sognato di bruciarne. Quindi parlate sempre col vostro istruttore e nutrizionista per capire cosa vi occorre e ricordate che l'allenamento è concentrazione, non chiacchiera.



Fonte Youtube


Un dato allarmante.

Andiamo in chiusura del pezzo e accenniamo una voce troppo spessa trascurata: le truffe. Non sempre quanto riportato in etichetta corrisponde a ciò che gli integratori contengono. A tal proposito nel 2001 il comitato olimpico internazionale (CIO) ha analizzato i prodotti di 215 diversi fornitori in 13 stati. I risultati hanno evidenziato come il 14,8% dei campioni fosse contaminato da sostanze dopanti non dichiarate nell'etichetta. Di cui 5 su 35 solo in Italia. 


In 11 furono addirittura trovati steroidi anabolizzanti androgenici, principalmente precursori del testosterone e del nandrolone, mentre 23 campioni contenevano precursori del nandrolone e del testosterone, 64 campioni contenevano precursori del testosterone, 7 campioni contenevano precursori del nandrolone. Ci auguriamo che le cose siano cambiate e che i controlli siano più efficaci, ma mai dire mai con ciò che è troppo spesso sintetico.

Un semplice consiglio.

Parlando di corpo il vero consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di rispettarlo e nutrirlo solo con prodotti "sani", quindi zero precotti o preconfezionati, tornando di più ai fornelli ed esplorando sapori e profumi troppo spesso rimandati alle nostre nonne.

E qualche consiglio sull'allenamento?


Tranquilli non ci dimentichiamo dei crossfitter e di chi vuole scoprire questo sport. Che giorno sarebbe senza wod, viene da chiedersi. Quindi occhio alla scheda odierna, e ci raccomandiamo, coach al vostro fianco, scarpe ben allacciate e maglietta di ricambio che si comincia. Dividiamo oggi una parte di forza e una di wod puro. Ci raccomandiamo il solo e fedele riscaldamento!


Forza

> Squat frontale 3 × 5 all'85% del massimale 
> Snatch 5×3 all'80% del massimale


Wod

2 serie da 10 AMRAP 3 min riposo tra queste

> 50 Box Jumps 
> 50 Sit ups
> 50 Burpees
> 50 Wall balls 
> 50 Double unders


Naturalmente è sufficiente anche una serie in 10 minuti per i meno allenati.

Occhio puntato sul riquadrino, ma prima come sempre Vi ricordiamo in alternativa anche il protocollo:


Front squat




Snatch



Box Jumps



Sit ups



Burpees


Wall balls


Double unders




Detto ciò terminate sempre il vostro crossfit con un bel pò di stretching. E tanto divertimento!! E portando un amico a conoscenza del Dailycrossfit! E come di consueto poi non dimenticate di seguirci numerosi su Facebook e Twitter. Come da prassi seguito sempre dalle vostre numerose e-mail. Vi aspettiamo!


La redazione

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Prima di svolgere l'esercizio consultare sempre un istruttore o un medico dello sport. Quanto pubblicato vuole essere solo una linea guida. Non costituisce un programma di allenamento.



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